Semprox Lab, abbiamo i Glass!

Il futuro è entrato per la porta di casa direttamente dall’America.
I Google Glass sono arrivati!
No, non intendo che sono stati presentati al mondo in qualche presentazione.. no!
cioè sì.. ma questo è successo nel 2012,  ecco il video della presentazione dei Google Glass, Aprile 2012.

Quello che intendo dire è che oggi sono arrivati a casa mia!

Posso toccarli, maneggiarli… indossarli!

Google Glass Semprox Lab
Io che non ho mai utilizzato un paio di occhiali in vita mia, nemmeno quelli da sole se non per qualche scampagnata in bicicletta a cielo aperto e sole a dirotto, proprio io, ora, ho qui davanti questo nuovo aggeggio che ancora nessuno conosce ma che presto, nel bene o nel male, saranno la quotidianità nella vita di tutti i giorni, di tutti quanti.

Il loro campo applicativo è così di diversa natura rispetto a qualsiasi altro accessorio che siamo abituati ad utilizzare, che ancora è difficile anche solo immaginare come sia possibile sfruttarli per far sì che la parola “utili” diventi uno degli attributi necessari per descriverli.

Cosa sono i Google Glass? non sono Smartphone, non sono fotocamere e non sono computer. Non sono nemmeno occhiali, cioè non principalmente. Sono dei dispositivi nuovi che si posizionano in un nuovo settore, che per quanto nuovo, non andrebbe paragonato a quanto già esistente.

Tuttavia, oggi come oggi, nel 2014, è difficile dire “i glass sono utili perché…”, poiché non ci sono ancora abbastanza applicazioni che permettano di sfruttarli, ma parlando da sviluppatore, posso dire che sono dei dispositivi che hanno grandi potenzialità e campi applicativi; mi viene da pensare sicuramente il settore ludico come prima cosa, ma anche in ambito lavorativo e di intrattenimento avrebbero grandi potenzialità. Basterà solo aspettare che le cose maturino, dare il tempo ai vari sviluppatori che sono riusciti ad entrarne in possesso, di realizzare le cose magnifiche che si potrebbero fare attraverso questi occhiali e il mondo comincerà finalmente a comprendere le grandi cose che si potranno fare con questi dispositivi.

Nonostante questo, pensandomi nel futuro tra 15 anni mi vedo sghignazzante. Conscio del fatto che tra 5/10 anni saranno completamente diversi, molto migliorati sia nell’aspetto estetico che in quello pratico e funzionale, quando mi ritroverò le immagini di questi cosi che ho per le mani ora dirò:
“Cavolo.. come sono riusciti questi affari talmente obsoleti a catturare così tanto la mia attenzione, in quel di Perugia nel 2014?”.
Saranno più piccoli e discreti. Saranno con un’infinità di funzionalità in più grazie ai nuovi sensori che ci verranno implementati… Saranno addosso a milioni di persone e non saranno prodotti solo da Google ma da tantissime altre aziende. Apple, Sony, Samsung e Microsoft ne avranno una propria versione e il mondo ne sarà invaso così come ora è saturo di smartphone.

Ricordo che 10 anni fa, nel 2004 -io facevo il secondo liceo- la grande novità di quei tempi era che gli smartpho… pardon, i cellulari più avanzati erano stati prodotti con la fotocamera integrata.
Era fenomenale! potevi fare delle cazzo di foto con il cellulare senza dover andare dal fotografo a farti sviluppare la pellicola per vedere cosa avevi fotografato….
Foto di qualità così schifosa che se le mettevi sul pc le vedevi di 2cm quadrati, ma erano la novità del momento.
Superate le foto, si affiancarono i video, poi fu la volta del bluetooth per scambiarsi i dati, di internet, delle videochiamate e bla bla… Certo, aspettare di far sviluppare le foto su pellicola, con l’ansia e l’effetto sorpresa, qualche volta forse era anche più bello..
Quante volte rullini avviati per metà e finiti dopo mesi hanno riportato alla luce, una volta fatti sviluppare, foto che si aveva pure dimenticato di aver fatto!
Di bello c’era quell’effetto attesa che ti rendeva contento il giorno del ritiro, o deluso se qualche foto era venuta sfocata o mossa, ma era parte del gioco, parte del rischio.
Sta di fatto che, nel bene o nel male, i cellulari hanno contribuito a questo grande cambiamento.
E così sarà con i Glass nell’arco di una decina d’anni.

Detto questo, da domani comincerò a dedicarmi alla programmazione per questo nuovo dispositivo, anche se non ho alcuna idea sul cosa fare.

Penso che comincerò dalla prima pagina del libro.

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